Mercati delle comunicazioni elettroniche

La regolamentazione asimmetrica ex-ante 

I mercati delle comunicazioni elettroniche suscettibili di regolamentazione ex ante sono individuati dalla Commissione europea. Quest'ultima, in base all’art. 64 della Direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018, che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche (CCEE), è tenuta a riesaminare periodicamente la lista di tali mercati, aggiornando la cosiddetta "Raccomandazione" sui mercati rilevanti dei servizi e dei prodotti di comunicazioni elettroniche suscettibili di regolamentazione ex ante. Sinora la Commissione europea ha pubblicato quattro raccomandazioni. La prima, risalente al 2003, individuava diciotto mercati come suscettibili di regolamentazione ex ante; la successiva del 2007, prendendo atto dell'evoluzione dei mercati verso condizioni di piena concorrenzialità, in particolare di quelli al dettaglio, riduceva il numero dei mercati rilevanti da diciotto a sette. La Raccomandazione (n. 2014/710/UE), pubblicata il 9 ottobre 2014, la terza in materia, ha ridotto ulteriormente il numero dei mercati soggetti a regolamentazione, escludendo dalla lista l’unico mercato al dettaglio che era rimasto nella precedente Raccomandazione e ridefinendo, al contempo, alcuni mercati all’ingrosso per tenere conto dell'andamento del settore e dell'evoluzione tecnologica. In particolare, la Raccomandazione 2014/710/UE ha individuato quattro mercati all’ingrosso suscettibili di regolamentazione ex ante, mantenendo nella lista i mercati dei servizi di terminazione delle chiamate su rete fissa e su rete mobile (servizi di interconnessione, mercati 1 e 2) e rimodulando i mercati dei servizi di accesso alla rete fissa attraverso l’individuazione di tre mercati rilevanti (il mercato 3a dei servizi di accesso locale all'ingrosso in postazione fissa, il mercato 3b dei servizi di accesso centrale all'ingrosso in postazione fissa per i prodotti di largo consumo e il mercato 4 dei servizi di accesso all'ingrosso di alta qualità in postazione fissa, corrispondenti ai segmenti terminali di linee affittate). Infine, l’ultima Raccomandazione (n. 2020/2245) del 18 dicembre 2020, attualmente in vigore, ha individuato due soli mercati rilevanti dei prodotti e servizi del settore delle comunicazioni elettroniche le cui caratteristiche sono tali da giustificare l’imposizione degli obblighi di regolamentazione ex ante:  mercato 1 dei servizi di accesso locale all’ingrosso in postazione fissa (corrispondente al mercato 3a della precedente Raccomandazione) ed il mercato 2 dei servizi di capacità dedicata all’ingrosso (corrispondente al mercato 4 della precedente Raccomandazione). 

Ai sensi del CCEE, le Autorità nazionali di regolamentazione (ANR) sono tenute ad analizzare periodicamente i mercati individuati dalla Raccomandazione come suscettibili di regolamentazione ex ante e, ove ricorrano particolari circostanze, possono altresì identificare mercati rilevanti differenti da quelli previsti dalla Raccomandazione. Le ANR sono comunque tenute ad analizzare i mercati che non sono indicati nella Raccomandazione se regolamentati nel proprio territorio sulla base di precedenti analisi di mercato.   

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ai sensi del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 207 che ha recepito a livello nazionale il CCEE (il Codice), conduce dunque periodicamente analisi di mercato volte ad individuare i mercati rilevanti corrispondenti alla situazione nazionale, ad accertare se sussistono imprese che dispongono di un significativo potere di mercato e dunque a determinare se in tali mercati sia giustificata l’imposizione di obblighi di regolamentazione ex ante.  Nella definizione degli obblighi regolamentari, l’Autorità applica altresì le previsioni del Codice che riguardano specifiche fattispecie, quali l’operatore SMP wholesale only e gli impegni in materia di coinvestimento nelle reti VHC, di accordi di cooperazione e di accesso non discriminatorio.