Analisi coordinata dei mercati dei servizi di accesso alla rete fissa ai sensi dell’articolo 89 del codice

Data del documento
30/04/2024
Data di pubblicazione
Luogo della firma
Roma

Con la delibera n. 114/24/CONS si approva l’analisi coordinata dei mercati dell’accesso alla rete fissa di TIM ai sensi dell’art. 89 del Codice delle comunicazioni elettroniche.

Il provvedimento include l’analisi dei mercati dei servizi di accesso locale all’ingrosso e dei servizi di capacità dedicata all’ingrosso (ai sensi della raccomandazione n. 2020/2245/UE) nonché dei servizi di accesso centrale all’ingrosso (ai sensi della raccomandazione n. 2014/710/UE) e tiene conto della separazione legale della rete di accesso di TIM introdotta attraverso la creazione della società FiberCop.

Il provvedimento adottato riguarda per la prima volta un orizzonte quinquennale (2024-2028) in coerenza con gli obiettivi di stabilità e predicibilità regolamentare richiesti dalla normativa europea e dal Codice delle comunicazioni elettroniche.

Il mercato dei servizi di accesso centrale all’ingrosso (servizi bitstream) risulta, in esito all’applicazione dei tre criteri di cui all’articolo 78 del Codice, non più suscettibile di regolamentazione ex ante. Conseguentemente, è rimossa la regolamentazione vigente in capo a TIM su tale mercato (prevedendo uno specifico termine di preavviso - di diciotto mesi - per gli obblighi di accesso, a tutela del mercato).  

L’evoluzione delle dinamiche competitive rilevata nei mercati dei servizi all’ingrosso di accesso locale e dei servizi di capacità dedicata conduce ad una differente dimensione geografica dei mercati rispetto a quella delle precedenti analisi di cui alle delibere n. 348/19/CONS e n. 333/20/CONS. In particolare, l’analisi ha individuato le aree del Paese pienamente concorrenziali (14 Comuni per il mercato dei servizi di accesso locale e 4 Comuni per quello dei servizi di capacità dedicata) in cui sono rimossi gli obblighi regolamentari attualmente in capo a TIM, rispetto alle aree del Resto d’Italia in cui viene confermata la posizione di significativo potere di mercato di TIM (unitamente alla controllata FiberCop) e, conseguentemente, l’imposizione di misure correttive previste dal Codice.

Viene altresì individuato un insieme di Comuni maggiormente contendibili (95 Comuni per il mercato dei servizi di accesso locale e 67 Comuni per quello dei servizi di capacità dedicata), in cui, essendo stata riscontrata una pressione concorrenziale significativa, ma non ancora consolidata, viene alleggerito il solo obbligo di controllo dei prezzi per i servizi VULA e di capacità dedicata. La lista dei Comuni contendibili sarà soggetta ad una revisione annuale.

Inoltre, con il provvedimento adottato l’Autorità impone a TIM/FiberCop l’obbligo di fornitura dei servizi di accesso passivo su rete FTTH (Full-GPON, Semi-GPON, P2P su rete secondaria ed end-to-end) a condizioni tecniche ed economiche eque, ragionevoli, trasparenti e non discriminatorie, anche tenendo conto dei contratti già stipulati dagli operatori.

Per gli altri servizi di accesso alla rete dell’operatore incumbent nelle diverse architetture, il provvedimento, in applicazione delle metodologie consolidate, stabilisce il livello dei prezzi sulla base del criterio dell’orientamento al costo, inclusa la remunerazione del capitale investito (WACC), avendo a riferimento la rete FTTH come modello efficiente di rete. In particolare, si stabilisce un glide path progressivo per l’applicazione degli incrementi tariffari dei servizi in rame e misto rame-fibra a partire dall’anno 2025.

Si aggiornano infine le previsioni specifiche per la regolamentazione del processo di decommissioning della rete in rame di TIM, per favorire la migrazione dei clienti finali da servizi legacy verso le nuove tecnologie in un contesto di tutela per il mercato e i consumatori.

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