Con la delibera n. 510/20/CONS l'Autorità ha avviato un procedimento concernente l'eventuale definizione di nuovi criteri per la determinazione dei contributi economici relativi alla proroga della durata dei diritti d'uso delle frequenze nella banda 2100 MHz, fissati con  delibera n. 338/20/CONS, al fine di verificare l'eventuale applicabilità dei principi sanciti con le sentenze del TAR che avevano annullato i criteri per la fissazione dei contributi economici per la proroga di frequenze in altra correlata banda. Con l'annullamento delle citate sentenze da parte del Consiglio di Stato, sono venuti meno i presupposti del procedimento, e pertanto, con la delibera n. 227/21/CONS esso è stato archiviato.

Con la delibera n. 176/20/CONS l'Autorità ha avviato una consultazione pubblica sulla conferma del termine dell'obbligo di servizio GSM nelle bande di frequenze 900 e 1800 MHz di cui alla delibera n. 296/17/CONS (i contenuti della quale sono pubblicati con la sintesi della relativa consultazione pubblica n. 184/17/CONS, cfr. infra). L'Autorità, a conclusione della consultazione e tenendo conto dei contributi acquisiti, ha provveduto a notificare al Ministero dello sviluppo economico la delibera n. 383/20/CONS recante la conferma dell'obbligo di servizio GSM nelle bande 900 e 1800 MHz fissato al 30 giugno 2022, di cui alla delibera n. 296/17/CONS.

 

Con la delibera n. 149/20/CONS l'Autorità ha avviato una consultazione pubblica volta ad acquisire commenti, elementi di informazione e documentazione concernenti le richieste di proroga della durata dei diritti d'uso delle frequenze in banda 900 MHz da parte di Iliad Italia S.p.A. e in banda 2100 MHz da parte di TIM S.p.A. e Vodafone Italia S.p.A. e sulle connesse condizioni regolamentari. La delibera n. 163/20/CONS ha poi modificato e integrato la delibera n. 149/20/CONS di consultazione, inclusi i relativi Allegati, con la richiesta aggiuntiva di parere del MISE, allo scopo di comprendere anche la richiesta di proroga dell'operatore Wind Tre S.p.A. del proprio lotto aggiuntivo di spettro in banda 2100 MHz. L'Autorità, a conclusione della consultazione e tenendo conto dei contributi acquisiti, ha provveduto a notificare al Ministero dello sviluppo economico la delibera n. 338/20/CONS recante l'intesa ai sensi dell'art. 25, comma 6, del decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, sulle richieste di proroga della durata dei diritti d'uso di Iliad Italia S.p.A. in banda 900 MHz e di TIM S.p.A., Vodafone Italia S.p.A. e Wind Tre S.p.A. in banda 2100 MHz e sulle connesse condizioni regolamentari.

Con la delibera n. 184/17/CONS l'Autorità ha avviato una consultazione pubblica volta ad acquisire commenti, elementi di informazione e documentazione concernenti la proroga al 31 dicembre 2029 dei diritti d'uso delle frequenze in banda 900 e 1800 MHz, nonché l'autorizzazione al cambio di tecnologia sull'intera banda attribuita a far data dal 1 luglio 2017, secondo quanto previsto dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232, art. 1, commi 568 e seguenti.

Ad esito della consultazione, con la delibera n. 296/17/CONS, l’Autorità ha poi espresso al Ministero il proprio parere, ai sensi dell’art. 25, comma 6, del decreto legislativo 1 agosto 2003, n. 259, sulla proroga dei diritti d’uso delle frequenze in banda 900 e 1800 MHz, prevista dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232.

Con la delibera n. 18/15/CONS è indetta una consultazione pubblica concernente le procedure e regole per l’assegnazione e l’utilizzo delle frequenze disponibili nella banda 1.452-1.492 MHz (c.d. banda L) per sistemi pubblici terrestri in grado di fornire servizi di comunicazioni elettroniche mobili, in modalità Supplemental Down Link (SDL). Le procedure per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze sono avviate dall’Autorità in attuazione delle disposizioni di cui all’art. 1, comma 144 della Legge di stabilità 2015 (l. 23 dicembre 2014, n. 190). 

Con la delibera n.  233/14/CONS l'Autorità ha effettuato una consultazione pubblica allo scopo di acquisire informazioni e posizione delle parti interessate sull'ipotesi di prolungamento della durata dei diritti d'uso GSM di alcuni operatori di rete mobile. L'Autorità, a conclusione di tale procedimento e tenendo conto dei contributi acquisiti nella consultazione in questione, ha provveduto ad inviare il proprio parere favorevole al Ministero dello sviluppo economico circa il prolungamento della durata dei diritti d'uso GSM in banda 900 e 1800 MHz degli operatori richiedenti fino al 30 giugno 2018.