Panoramica

La gestione delle frequenze si articola in una pluralità di azioni svolte in diverse fasi e, come previsto dalla legislazione, con competenze per ciascuna fase attribuite all'Autorità o al Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT).

In particolare, l'impiego delle frequenze in tempo di pace è primariamente disciplinato dal Piano nazionale di ripartizione delle frequenze (PNRF), norma di carattere generale che, in coerenza con quanto previsto in ambito internazionale dall'Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (UIT), prevede la suddivisione dello spettro radioelettrico, fino a 400 GHz, in bande di frequenze, attribuendo ciascuna banda a determinati servizi ed utilizzatori. Il PNRF è adottato dal Ministero delle imprese e del Made in Italy (MIMIT), sentita l'Autorità.

Sono poi adottati in talune bande, tipicamente per i servizi di radiodiffusione e i servizi mobili, i  Piani di assegnazione delle frequenze, aventi lo scopo di assicurare lo sfruttamento efficiente dello spettro radioelettrico e regolare il mercato, stabilendo le modalità, anche tecniche, di assegnazione  delle frequenze sul territorio e le regole per il rilascio dei relativi diritti di uso. 

L'adozione dei Piani di assegnazione è una competenza dell'Autorità.

L'assegnazione delle frequenze e il rilascio dei relativi diritti d'uso, sulla base del PNRF o dei Piani di assegnazione ove esistenti, nonché la vigilanza sulle utilizzazioni e l'eliminazione delle interferenze, sono competenze del MIMIT.