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Panoramica

La Direttiva sulla riduzione dei costi per lo sviluppo di infrastrutture

Il Decreto Legislativo 15 febbraio 2016 n. 33 ha attuato la Direttiva n.2014/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, recante “misure volte a ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità”. Con tale Direttiva, la Commissione europea ha inteso definire norme volte a facilitare l’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità, promuovendo l’uso condiviso dell’infrastruttura fisica esistente e consentendo un dispiegamento più efficiente di nuove infrastrutture fisiche, in modo da abbattere i costi dell’installazione di tali reti. I costi di sviluppo di una rete ad elevatissima capacità trasmissiva – reti Very High Capacity VHCN – sono infatti in larga parte (circa l’80%) dovuti alla realizzazione delle infrastrutture che richiedono opere civili, quali scavi ed installazioni di cavidotti e palificate.  

La Direttiva del 2014, per raggiungere gli obiettivi preposti, agisce su 4 fronti in simultanea: i) accesso alle infrastrutture esistenti per la posa della fibra ottica (cavidotti, palificate), ii) coordinamento delle opere civili, iii) riduzione delle tempistiche per il rilascio delle autorizzazioni agli scavi, iv) infrastrutturazione dei palazzi in fibra ottica.  

L’Autorità ha svolto e continua a svolgere un ruolo determinante nell’applicazione della Direttiva a livello nazionale, agendo in qualità di organismo incaricato di dirimere le controversie instaurate per garantire il rispetto dei principi della stessa Direttiva.  

La Direttiva ed in particolare il relativo Decreto si applicano non solo con riferimento alle infrastrutture in possesso degli operatori di TLC, ma anche di altri soggetti pubblici o privati, quali le imprese che forniscono servizi di energia elettrica, gas, trasporti, acqua, nonché alle Municipalità in possesso di infrastrutture idonee (ad es. illuminazione pubblica). 

La Commissione, il 23 febbraio 2023, ha pubblicato un pacchetto di iniziative sul tema della connettività, Connectivity package, tra cui una proposta di Regolamento “Gigabit Infrastructure Act” (GIA), che rappresenta l’evoluzione normativa della Direttiva del 2014, rafforzandone le previsioni ed estendendone la portata. La novità più rilevante introdotta riguarda il fatto che la Direttiva diventa un Regolamento, ed in quanto tale immediatamente applicabile negli Stati Membri, in maniera perfettamente armonizzata. Il Regolamento aggiorna inoltre le previsioni della Direttiva, introducendo i riferimenti alle nuove reti VHCN, in coerenza con il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche. L’altra importante modifica riguarda l’estensione degli obblighi di accesso e trasparenza anche a soggetti pubblici (non solo privati) che possiedono o gestiscono infrastrutture in grado di ospitare reti di comunicazioni elettroniche, estendendo inoltre il perimetro di applicazione anche alle c.d. associated facilities

Il Regolamento prevede, inoltre, la possibilità che la Commissione individui delle Linee guida per l’accesso alle infrastrutture, incluse quelle di palazzo, nonché sul tema del coordinamento dei lavori civili.  

Su tale punto, l’Autorità, ai sensi del Decreto Legislativo sopra menzionato, ha già individuato specifiche Linee guida su alcuni dei temi considerati (delibera n. 449/16/CONS sugli aspetti procedurali delle controversie, delibera n. 293/21/CONS relativa alle linee guida sui condomini, delibera n. 452/22/CONS sul coordinamento opere civili). 

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