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La separazione contabile è un istituto disciplinato a livello comunitario che assume particolare rilievo nel campo del finanziamento pubblico di servizi di interesse generale, incluso il servizio pubblico radiotelevisivo, ai sensi dell'articolo 86 del Trattato CE, in quanto strumento volto a garantire la proporzionalità della remunerazione delle attività di tali servizi, nel rispetto del divieto dei così detti aiuti di Stato.

Nel solco delle indicazioni contenute nella comunicazione 2001/C 320/04 della Commissione europea, l'istituto della contabilità separata è stato introdotto dall'articolo 18 della legge n. 112/2004, successivamente trasfuso nell'articolo 47 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 e, da ultimo, nell'articolo 61 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, recante il nuovo Testo Unico dei servizi media. 

L'introduzione della separazione contabile rimanda al sistema di finanziamento del servizio pubblico nazionale, composto dal canone e da introiti derivanti da attività commerciali (vendita di spazi pubblicitari e altre attività commerciali), adottandosi il modello del "finanziamento duplice".

Disposizioni specifiche sulla separazione contabile sono altresì dettate dall'articolo 14 dello "Schema di Convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico e la società Rai per la concessione per il servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale", annesso al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 aprile 2017 di affidamento in concessione del servizio pubblico, e sono ribadite dall'articolo 21 dell'ultimo contratto nazionale di servizio, relativo al quinquennio 2018-2022, allo stato vigente. 

In base al disposto dell'articolo 61, comma 1, del Testo Unico, la concessionaria del servizio pubblico provvede alla predisposizione della contabilità separata "sulla base di uno schema approvato dall'Autorità".

L'Autorità ha dato applicazione alle sopra richiamate previsioni con la delibera n. 102/05/CONS, recante "Modalità di attuazione dell'articolo 18, commi 1 e 2, della legge 3 maggio 2004, n. 112" e con la delibera n. 186/05/CONS, recante "Approvazione dello schema di contabilità separata della Rai ai sensi dell'articolo 18, comma 1, della legge 3 maggio 2004, n. 112", successivamente modificata con delibera n. 541/06/CONS. 

L'articolo 25, comma 1, lett. r) del contratto nazionale di servizio attualmente in vigore ha impegnato la Rai a presentare all'Autorità, per le determinazioni di competenza, un "progetto operativo" sulla separazione contabile "finalizzato ad assicurare l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 21" del Contratto medesimo. La delibera n. 399/21/CONS, del 16 dicembre 2021, ha concluso il procedimento istruttorio avviato dall'Autorità con delibera n. 391/19/CONS per la verifica del "Progetto operativo" presentato dalla concessionaria pubblica. Con tale provvedimento è stato approvato uno schema transitorio, consistente in un adeguamento del "Progetto operativo" predisposto da Rai, da applicare fino all’entrata in vigore del nuovo Contratto di servizio.

Oltre all'approvazione dello schema sulla cui base predisporre la contabilità separata, il legislatore ha posto in capo all'Autorità la scelta della società di revisione che ne effettua il controllo. Nel rispetto delle previsioni di cui all’articolo 61, comma 2, del Testo Unico, con delibera n. 382/21/CONS, del 21 novembre 2021, l'Autorità ha aggiudicato il servizio di revisione della contabilità separata della Rai per gli esercizi finanziari 2020-2028.