Dal 19 novembre attivo il filtro anti-spoofing anche per le chiamate da numeri mobili

Data di pubblicazione

Nella seduta di Consiglio del 6 novembre scorso, con delibera n. 271/25/CONS, l’Autorità ha stabilito una serie di disposizioni attuative per rafforzare il contrasto al fenomeno dello spoofing. Tali disposizioni integrano alcuni aspetti della delibera n. 106/25/CONS, con la quale l’Autorità ha introdotto misure tecniche per il blocco delle chiamate provenienti dall’estero con numero telefonico (cosiddetto CLI) alterato, articolate in due fasi: la prima, entrata in vigore il 19 agosto, ha riguardato le chiamate con CLI di rete fissa; la seconda, prevista per il 19 novembre, estenderà il blocco anche alle chiamate con CLI di rete mobile. 

Il provvedimento segue la pubblicazione, in data 14 agosto, di un documento aperto alle osservazioni di tutti i soggetti interessati, trasmesso anche ai partecipanti del tavolo tecnico previsto dalla delibera n. 106/25/CONS.

Com’è noto, lo spoofing consiste nella manipolazione del CLI (Calling Line Identification), ovvero l’identità del chiamante, con l’obiettivo di renderlo irriconoscibile e non richiamabile. Questo stratagemma ostacola l’identificazione dei responsabili delle numerose chiamate moleste che affliggono gli utenti. Ciò è vero, in particolare, per le chiamate telefoniche originate all’estero, che costituiscono la porzione di gran lunga predominante del fenomeno. 

Il nuovo provvedimento amplia il perimetro di intervento includendo tutte le tipologie di numerazione mobili, comprese quelle relative ai servizi mobili e personali specializzati, come ad esempio quelli satellitari, e quelle dedicate ai servizi di comunicazione tra dispositivi cosiddetti machine-to-machine. Sono state inoltre definite alcune indicazioni operative per gli operatori. 

Tra le novità, l’introduzione di una procedura semplificata per il blocco preventivo delle chiamate provenienti da operatori mobili che non generano chiamate vocali dall’estero, come quelli focalizzati su servizi automatizzati di tipo machine-to-machine.  

È stato inoltre previsto il blocco delle chiamate provenienti dall’estero con CLI di operatori mobili che non hanno realizzato quelle misure previste dalla delibera n. 106/25/CONS che consentono di verificare se il numero chiamante corrisponde a un utente effettivamente in roaming internazionale.  

In conseguenza di tale blocco, il servizio di roaming all’estero offerto da tali operatori risulterà sospeso, per le chiamate destinate in Italia, fino alla realizzazione delle misure previste, fermo restando l’obbligo per l’operatore mobile di informare con un mese di anticipo i propri clienti della sospensione del roaming e della possibilità di cambiare operatore.   

Il provvedimento conferma anche quanto emerso nell’ambito del tavolo tecnico previsto dalla delibera n. 106/25/CONS circa l’efficacia dell’attuale normativa riguardo alle chiamate di spoofing originate in Italia. Le vigenti norme sull’utilizzo della numerazione, infatti, consentono di individuare e perseguire gli operatori responsabili della mancata verifica del CLI o della sua alterazione. L’opera di individuazione dei soggetti che operano CLI spoofing a livello nazionale risulterà più agevole proprio grazie al completo blocco del traffico illecito proveniente dall’estero. 

Prosegue intanto il monitoraggio delle misure della delibera n. 106/25/CONS relative al blocco delle chiamate dall’estero con CLI di rete fissa italiano, entrate in vigore dal 19 agosto scorso. 

Per l’intero mese di settembre 2025, su un totale di più di 1 miliardo e 400 milioni di chiamate ricevute dai carrier internazionali per essere instradate verso l’Italia, il blocco delle chiamate telefoniche provenienti dall’estero con CLI di rete fissa ha comportato il filtraggio di circa 20 milioni di chiamate, pari a circa l’1,37% del traffico complessivo. 

Il confronto con la percentuale del 5.74% rilevata nel primo periodo di applicazione della misura – che copre i mesi di luglio e agosto, grazie ai dati di alcuni operatori che ne hanno anticipato l’attuazione - evidenzia una progressiva riduzione dei tentativi di instradare sul territorio nazionale chiamate con CLI spoofing con numerazione fissa italiana. Le percentuali osservate singolarmente per i mesi di luglio e agosto, pari rispettivamente all’8,82% e al 3,84%, offrono un ulteriore dettaglio per tale andamento decrescente. 

Un quadro complessivo del numero dei blocchi preventivi effettuati sarà disponibile a seguito dell’entrata in vigore, prevista per il 19 novembre, del filtro anti-spoofing anche per le chiamate da numeri mobili.