Numerazione
La legge n. 249/97 ha affidato all'Autorità il compito di individuare, sentiti i soggetti interessati, i criteri di definizione del piano nazionale di numerazione delle reti e dei servizi di telecomunicazione, che devono ispirarsi a criteri di obiettività, trasparenza, non discriminazione, equità e tempestività.
Il Piano di numerazione ha un duplice scopo: gestire in modo efficiente la risorsa; consentire all'utenza di riconoscere la tipologia del servizio a cui accedono tramite i numeri. La risorsa "numerazione" è da considerarsi come risorsa "scarsa" e richiede, dunque, di essere gestita in base al Piano, sia in vista della lunghezza massima a cui sono soggetti i numeri telefonici (allo stato 11 cifre in Italia), sia perché un uso c.d. "non governato" delle numerazioni, potrebbe condurre all'esaurimento della stessa risorsa.
L'Autorità in particolare è responsabile per: i) la definizione del Piano di numerazione per i servizi di comunicazione elettronica (individuazione delle risorse di numerazione utilizzabili, definizione delle caratteristiche ed associazione tra numeri e servizi); ii) la definizione delle regole generali per l'utilizzo dei numeri; iii) la definizione delle regole generali per il rilascio dei diritti d'uso per i numeri; iv) la vigilanza sul rispetto del Piano.
Sono invece affidati al Ministero dello Sviluppo Economico, i compiti relativi all'assegnazione dei diritti d'uso per i numeri in accordo al Piano, la gestione del Data-base dei numeri assegnati e la vigilanza sul corretto uso dei numeri in relazione ai servizi cui sono destinati.