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Data documento
21 ottobre 2021
Abstract
Con riferimento alla variazione decorrente dal 27 gennaio 2021, replicata a decorrere dal 15 marzo 2021, la società Wind Tre S.p.A. non ha rispettato quanto previsto dalla normativa di settore per i seguenti quattro profili:
- in caso di esaurimento del credito residuo, la Società ha attivato, in aggiunta all’offerta di telefonia mobile prepagata sottoscritta dai clienti, una modalità di prosecuzione automatica del traffico voce, SMS e dati con relativo specifico addebito di euro 0,99 fino a tre giorni consecutivi;
- l’attivazione di tale modalità, limitatamente alla prosecuzione del traffico dati, si pone, altresì, in contrasto con quanto previsto dalla normativa vigente che sancisce l’obbligo di cessare il collegamento dati non appena il credito o il traffico disponibile residuo sia stato interamente esaurito senza ulteriori addebiti per il cliente e richiedendo un espresso consenso alla ripresa della connessione;
- con l’attivazione del piano “Wind Tre Basic New”, in caso di disattivazione delle opzioni “All-In” e “Play”, la Società non solo ha inteso sostituire gli originari piani base a consumo con un nuovo piano, ma in più tale piano prevede anche il pagamento di un costo mensile fisso, di fatto stravolgendo la natura e la funzione dei piani a consumo medesimi, che si caratterizzano proprio dalla consapevolezza, da parte dei fruitori, di non essere tenuti a nessuna prestazione se non viene generato alcun traffico;
- le informative rese agli utenti risultano incomplete e poco trasparenti
In merito, invece, a una diversa variazione decorrente dal 29 marzo 2021, è stato accertato che la Società ha reso agli utenti informative poco e complete e trasparenti non permettendo loro di comprendere agevolmente l’oggetto della modifica così da decidere se esercitare o meno il previsto diritto di recesso senza costi.
Data pubblicazione
Disponibile sul sito www.agcom.it da giovedì 11 novembre 2021