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Accesso alla rete locale

I servizi di accesso all'ingrosso alla rete fissa sono i servizi che consentono agli operatori diversi da Telecom Italia, i cosiddetti OAO (Others Authorised Operator), che non posseggono una propria rete di accesso, di offrire ai propri clienti servizi di accesso diretto (voce e dati) sia su infrastrutture in rame, sia su infrastrutture in fibra. I principali servizi di accesso all'ingrosso sono:

  • il servizio di unbundling del local loop o ULL, che consiste nell'affitto da parte degli operatori del cosiddetto "ultimo miglio" della rete di accesso di Telecom Italia, ossia del collegamento in rame tra la sede dell'utente e la prima centrale telefonica;
  • il servizio di sub-loop unbundling o SLU, che consiste nella fornitura dell'accesso alla sottorete locale in rame di Telecom Italia, ossia al tratto di rete tra la sede dell'utente e l'armadio di distribuzione o un punto di concentrazione intermedio;
  • il servizio end-to-end, che consiste nella fornitura congiunta dei servizi di accesso alle infrastrutture fisiche di rete ed alla fibra spenta – tra la centrale locale e l'utente finale – necessari a garantire all'operatore alternativo la possibilità di offrire al cliente finale un servizio di connettività a banda ultra-larga;
  • il servizio di shared access, che consiste nella fornitura dell'accesso alla sola porzione superiore dello spettro disponibile sulla rete locale in rame dell'operatore di accesso, al fine di consentire la fornitura dei servizi a larga banda;
  • il servizio bitstream, che consiste nella fornitura da parte dell'operatore di accesso della capacità trasmissiva tra la sede dell'utente ed il punto di presenza di un operatore o Internet Service Provider (ISP) che vuole offrire il servizio a banda larga all'utente finale;
  • il servizio bitstream naked, ossia il servizio bitstream fornito attraverso una linea sulla quale il cliente finale non usufruisce, mediante utilizzo della porzione inferiore della coppia in rame, del servizio telefonico su tecnologia PSTN;
  • il servizio di Virtual Unbundled Local Access o VULA, ossia un servizio bitstream fornito a livello di centrale locale che consente un sufficiente controllo da parte dell'operatore alternativo, anche da remoto, della linea di accesso al cliente;
  • il servizio Wholesale Line Rental o WLR, che consiste nella rivendita all'ingrosso del canone di accesso;

Telecom Italia ha l'obbligo di offrire i servizi sopra elencati in ottemperanza alla regolamentazione vigente, stabilita dall'Autorità nell'ambito delle c.d. "analisi di mercato".

In particolare, all'esito delle analisi dei mercati dell'accesso alla rete fissa (mercati nn. 1, 4 e 5 fra quelli individuati dalla Commissione europea con la raccomandazione 2007/879/CE), con la delibera n. 314/09/CONS l'Autorità ha identificato Telecom Italia quale operatore avente significativo potere di mercato, sia nei mercati al dettaglio dell'accesso alla rete telefonica pubblica in postazione fissa per clienti residenziali e non residenziali, sia nei mercati all'ingrosso dell'accesso (fisico) alle infrastrutture di rete in postazione fissa e dell'accesso a banda larga.

Con la delibera n. 731/09/CONS l'Autorità ha quindi imposto a Telecom Italia, quale operatore dotato di significativo potere di mercato nei mercati dell'accesso, fra i vari obblighi regolamentari quello della fornitura dei seguenti servizi: i) accesso fisico all'ingrosso; ii) accesso virtuale all'ingrosso (bitstream); iii) rivendita del canone all'ingrosso (Wholesale Line Rental – WLR).

In relazione ai servizi di accesso fisico all'ingrosso, l'Autorità ha imposto a Telecom Italia: i) l'obbligo di accesso alla rete in rame (tramite i servizi di accesso disaggregato, ossia il local loop unbundling, lo shared access ed il sub-loop unbundling); ii) l'obbligo di accesso alle infrastrutture civili (cavidotti, cavi e fibra spenta); iii) l'obbligo di trasparenza; iv) l'obbligo di non discriminazione; v) l'obbligo di separazione contabile; vi) l'obbligo di contabilità dei costi; vii) l'obbligo di controllo dei prezzi.

Per quanto concerne i servizi di accesso virtuale all'ingrosso (bitstream), l'Autorità ha imposto a Telecom Italia: i) l'obbligo di accesso bitstream (incluso il bitstream naked) su rete in rame (con interconnessione ai nodi di commutazione della rete di trasporto, indipendentemente dalla tecnologia impiegata) e un obbligo generale di accesso bitstream su fibra ottica; ii) l'obbligo di trasparenza; iii) l'obbligo di non discriminazione; iv) l'obbligo di separazione contabile; v) l'obbligo di contabilità dei costi; vi) l'obbligo di controllo dei prezzi.

Infine, per i servizi WLR l'Autorità ha imposto a Telecom Italia: i) l'obbligo di fornitura del servizio di rivendita del canone all'ingrosso, per le linee di accesso in rame, attive e non attive, afferenti agli stadi di linea non aperti ai servizi di accesso disaggregato e comunque per le tutte linee sulle quali, per cause tecniche, non è possibile la fornitura di tali ultimi servizi; ii) l'obbligo di trasparenza; iii) l'obbligo di non discriminazione; iv) l'obbligo di separazione contabile; v) l'obbligo di contabilità dei costi; vi) l'obbligo di controllo dei prezzi.

Per quanto riguarda l'obbligo di controllo dei prezzi, l'Autorità ha stabilito un meccanismo di price cap per il triennio 2010-2012 ed ha determinato le variazioni percentuali annuali dei panieri dei servizi relativi all'unbundling, al bitstream ed al WLR attraverso un modello di costo economico-ingegneristico di tipo bottom-up a costi incrementali di lungo periodo (BU-LRIC). Il modello economico è stato approvato nella sua versione finale con la delibera n. 578/10/CONS, che ha fissato i prezzi dei servizi di accesso all'ingrosso alla rete di Telecom Italia per il triennio 2010-2012. Tali prezzi, limitatamente ai servizi di accesso disaggregato (ULL e SLU), sono stati successivamente modificati dalla delibera n. 86/15/CONS di esecuzione delle sentenze del Consiglio di Stato n. 1837/2013, n. 1645/2013 e n. 1856/2013. I prezzi degli altri servizi di accesso (bitstream e WLR) per il triennio 2010-2012 saranno anch'essi modificati per effetto delle sentenze del 2013 ed, eventualmente, per effetto della sentenza del Consiglio di Stato n. 5733/2014 relativa ai prezzi dei servizi bitstream per il 2009, attualmente in fase di consultazione pubblica (delibera n.68/15/CONS).

Con delibere n. 746/13/CONS, n. 747/13/CONS e n. 67/14/CIR, l'Autorità ha poi definito le condizioni tecniche e regolamentari relative ai servizi di accesso alla rete locale in rame per l'anno 2013.

I servizi di accesso alle reti di nuova generazione (Next Generation Access Networks, NGAN) sono stati invece regolamentati con delibere n. 1/12/CONS e n. 538/13/CONS.

Il quadro regolamentare dei servizi di accesso alla rete locale è attualmente in corso di revisione con la nuova analisi dei mercati dei servizi di accesso, sottoposta a consultazione pubblica con delibera n. 238/13/CONS e successivamente integrata con delibere n. 42/15/CONS. Quest'ultima tiene conto della nuova Raccomandazione della Commissione europea sui mercati rilevanti dei servizi e dei prodotti di comunicazioni elettroniche (n. 2014/710/UE), ai sensi della quale il mercato dei servizi di accesso alla rete locale fissa è costituito da due sotto-mercati, "accesso locale all'ingrosso in postazione fissa" e "accesso centrale all'ingrosso in postazione fissa per i prodotti di largo consumo".

 

 

 

I servizi di accesso all'ingrosso alla rete fissa sono i servizi che consentono agli operatori diversi da Telecom Italia, i cosiddetti OAO (Others Authorised Operator), che non posseggono una propria rete di accesso, di offrire ai propri clienti servizi di accesso diretto (voce e dati) sia su infrastrutture in rame, sia su infrastrutture in fibra. I principali servizi di accesso all'ingrosso sono:

  • il servizio di unbundling del local loop o ULL, che consiste nell'affitto da parte degli operatori del cosiddetto "ultimo miglio" della rete di accesso di Telecom Italia, ossia del collegamento in rame tra la sede dell'utente e la prima centrale telefonica;
  • il servizio di sub-loop unbundling o SLU, che consiste nella fornitura dell'accesso alla sottorete locale in rame di Telecom Italia, ossia al tratto di rete tra la sede dell'utente e l'armadio di distribuzione o un punto di concentrazione intermedio;
  • il servizio end-to-end, che consiste nella fornitura congiunta dei servizi di accesso alle infrastrutture fisiche di rete ed alla fibra spenta – tra la centrale locale e l'utente finale – necessari a garantire all'operatore alternativo la possibilità di offrire al cliente finale un servizio di connettività a banda ultra-larga;
  • il servizio di shared access, che consiste nella fornitura dell'accesso alla sola porzione superiore dello spettro disponibile sulla rete locale in rame dell'operatore di accesso, al fine di consentire la fornitura dei servizi a larga banda;
  • il servizio bitstream, che consiste nella fornitura da parte dell'operatore di accesso della capacità trasmissiva tra la sede dell'utente ed il punto di presenza di un operatore o Internet Service Provider (ISP) che vuole offrire il servizio a banda larga all'utente finale;
  • il servizio bitstream naked, ossia il servizio bitstream fornito attraverso una linea sulla quale il cliente finale non usufruisce, mediante utilizzo della porzione inferiore della coppia in rame, del servizio telefonico su tecnologia PSTN;
  • il servizio di Virtual Unbundled Local Access o VULA, ossia un servizio bitstream fornito a livello di centrale locale che consente un sufficiente controllo da parte dell'operatore alternativo, anche da remoto, della linea di accesso al cliente;
  • il servizio Wholesale Line Rental o WLR, che consiste nella rivendita all'ingrosso del canone di accesso;

Telecom Italia ha l'obbligo di offrire i servizi sopra elencati in ottemperanza alla regolamentazione vigente, stabilita dall'Autorità nell'ambito delle c.d. "analisi di mercato".

In particolare, all'esito delle analisi dei mercati dell'accesso alla rete fissa (mercati nn. 1, 4 e 5 fra quelli individuati dalla Commissione europea con la raccomandazione 2007/879/CE), con la delibera n. 314/09/CONS l'Autorità ha identificato Telecom Italia quale operatore avente significativo potere di mercato, sia nei mercati al dettaglio dell'accesso alla rete telefonica pubblica in postazione fissa per clienti residenziali e non residenziali, sia nei mercati all'ingrosso dell'accesso (fisico) alle infrastrutture di rete in postazione fissa e dell'accesso a banda larga.

Con la delibera n. 731/09/CONS l'Autorità ha quindi imposto a Telecom Italia, quale operatore dotato di significativo potere di mercato nei mercati dell'accesso, fra i vari obblighi regolamentari quello della fornitura dei seguenti servizi: i) accesso fisico all'ingrosso; ii) accesso virtuale all'ingrosso (bitstream); iii) rivendita del canone all'ingrosso (Wholesale Line Rental – WLR).

In relazione ai servizi di accesso fisico all'ingrosso, l'Autorità ha imposto a Telecom Italia: i) l'obbligo di accesso alla rete in rame (tramite i servizi di accesso disaggregato, ossia il local loop unbundling, lo shared access ed il sub-loop unbundling); ii) l'obbligo di accesso alle infrastrutture civili (cavidotti, cavi e fibra spenta); iii) l'obbligo di trasparenza; iv) l'obbligo di non discriminazione; v) l'obbligo di separazione contabile; vi) l'obbligo di contabilità dei costi; vii) l'obbligo di controllo dei prezzi.

Per quanto concerne i servizi di accesso virtuale all'ingrosso (bitstream), l'Autorità ha imposto a Telecom Italia: i) l'obbligo di accesso bitstream (incluso il bitstream naked) su rete in rame (con interconnessione ai nodi di commutazione della rete di trasporto, indipendentemente dalla tecnologia impiegata) e un obbligo generale di accesso bitstream su fibra ottica; ii) l'obbligo di trasparenza; iii) l'obbligo di non discriminazione; iv) l'obbligo di separazione contabile; v) l'obbligo di contabilità dei costi; vi) l'obbligo di controllo dei prezzi.

Infine, per i servizi WLR l'Autorità ha imposto a Telecom Italia: i) l'obbligo di fornitura del servizio di rivendita del canone all'ingrosso, per le linee di accesso in rame, attive e non attive, afferenti agli stadi di linea non aperti ai servizi di accesso disaggregato e comunque per le tutte linee sulle quali, per cause tecniche, non è possibile la fornitura di tali ultimi servizi; ii) l'obbligo di trasparenza; iii) l'obbligo di non discriminazione; iv) l'obbligo di separazione contabile; v) l'obbligo di contabilità dei costi; vi) l'obbligo di controllo dei prezzi.

Per quanto riguarda l'obbligo di controllo dei prezzi, l'Autorità ha stabilito un meccanismo di price cap per il triennio 2010-2012 ed ha determinato le variazioni percentuali annuali dei panieri dei servizi relativi all'unbundling, al bitstream ed al WLR attraverso un modello di costo economico-ingegneristico di tipo bottom-up a costi incrementali di lungo periodo (BU-LRIC). Il modello economico è stato approvato nella sua versione finale con la delibera n. 578/10/CONS, che ha fissato i prezzi dei servizi di accesso all'ingrosso alla rete di Telecom Italia per il triennio 2010-2012. Tali prezzi, limitatamente ai servizi di accesso disaggregato (ULL e SLU), sono stati successivamente modificati dalla delibera n. 86/15/CONS di esecuzione delle sentenze del Consiglio di Stato n. 1837/2013, n. 1645/2013 e n. 1856/2013. I prezzi degli altri servizi di accesso (bitstream e WLR) per il triennio 2010-2012 saranno anch'essi modificati per effetto delle sentenze del 2013 ed, eventualmente, per effetto della sentenza del Consiglio di Stato n. 5733/2014 relativa ai prezzi dei servizi bitstream per il 2009, attualmente in fase di consultazione pubblica (delibera n.68/15/CONS).

Con delibere n. 746/13/CONS, n. 747/13/CONS e n. 67/14/CIR, l'Autorità ha poi definito le condizioni tecniche e regolamentari relative ai servizi di accesso alla rete locale in rame per l'anno 2013.

I servizi di accesso alle reti di nuova generazione (Next Generation Access Networks, NGAN) sono stati invece regolamentati con delibere n. 1/12/CONS e n. 538/13/CONS.

Il quadro regolamentare dei servizi di accesso alla rete locale è attualmente in corso di revisione con la nuova analisi dei mercati dei servizi di accesso, sottoposta a consultazione pubblica con delibera n. 238/13/CONS e successivamente integrata con delibere n. 42/15/CONS. Quest'ultima tiene conto della nuova Raccomandazione della Commissione europea sui mercati rilevanti dei servizi e dei prodotti di comunicazioni elettroniche (n. 2014/710/UE), ai sensi della quale il mercato dei servizi di accesso alla rete locale fissa è costituito da due sotto-mercati, "accesso locale all'ingrosso in postazione fissa" e "accesso centrale all'ingrosso in postazione fissa per i prodotti di largo consumo".