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Vigilanza nel settore postale

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni esercita un'attività di vigilanza nel settore postale sul rispetto degli obblighi cui sono tenuti i fornitori dei servizi postali.

Nell'ambito di tale settore di attività ha una particolare rilevanza la vigilanza in materia di tariffe, di parità di accesso e di servizio universale, trattandosi di temi cruciali nel processo di liberalizzazione del mercato postale avviato con le direttive comunitarie.

Per rendere efficace il monitoraggio sul rispetto degli obblighi nel settore postale, all'Autorità di regolamentazione è attribuito anche un penetrante ed esteso potere sanzionatorio. Sono infatti previste sanzioni per la violazione di obblighi derivanti dal titolo abilitativo rilasciato ai soggetti che operano nel mercato (obblighi relativi al servizio universale, alla licenza individuale, all'autorizzazione generale), per la mancata comunicazione, nei termini e con le modalità prescritte, dei documenti, dei dati e delle notizie richieste dall'Autorità e per la non ottemperanza agli ordini e alle diffide impartite. In caso di gravi e reiterate violazioni degli obblighi inerenti alle licenze e alle autorizzazioni, l'Autorità può proporre al Ministero per lo sviluppo economico la revoca dei titoli abilitativi.

In sintesi l'attività di vigilanza dell'Autorità si svolge lungo le seguenti direttive:

  • monitoraggio, controllo e verifica sul rispetto degli standard di qualità del servizio postale universale (a. rispetto dei parametri di qualità; b. rispetto dei criteri di distribuzione dei punti di accesso del servizio universale);
  • vigilanza sull'assolvimento degli obblighi a carico del fornitore del servizio universale e su quelli derivanti da licenze e autorizzazioni;
  • attività di analisi sullo svolgimento del servizio universale affidato a Poste Italiane ai fini della verifica quinquennale sull'affidamento svolta dal Ministero dello sviluppo economico;
  • analisi e monitoraggio dei mercati postali, con particolare riferimento ai prezzi dei servizi, anche mediante l'istituzione di un apposito osservatorio;
  • vigilanza in materia tariffaria in particolare sull'obbligo di equivalence verso gli utenti business e verso gli eventuali fornitori di servizio universale;
  • monitoraggio sulle condizioni applicate in sede di negoziazione individuale da parte del fornitore del servizio universale.

Per le attività finanziarie e di bancoposta Poste Italiane è equiparata ad una banca. Le attività di bancoposta e finanziarie (disciplinate dal DPR 14 settembre 2001, n. 144) sono quindi esercitate da Poste Italiane nel rispetto delle disposizioni testo unico bancario e del testo unico della finanza che regolano l'esercizio delle stesse attività da parte di banche, SIM e altri intermediari vigilati.

I poteri di controllo e di vigilanza su Poste Italiane per l'attività finanziaria e di bancoposta  sono quindi esercitati dalle autorità competenti per il settore bancario.

I servizi bancari e finanziari svolti da Poste Italiane non rientrano pertanto nelle competenze in materia di regolazione e vigilanza sul settore dei servizi postali, delineate dall'art. 2, commi 4 e 5 del d. lgs. n. 261/1999 (in attuazione della Direttiva 97/67/CE concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio) e attribuite a questa Autorità ai sensi dell'art. 21 del decreto legge n. 201/2011.

Complessivamente nel 2015 sono state irrogate sanzioni per un importo pari a circa 800.000 euro, di cui circa 300.000 euro a Poste Italiane.

Nel 2016 e inizio 2017, sono state irrogate sanzioni nel mercato dei servizi postali per un importo pari a circa 940.000 euro, di cui 710.000 euro a Poste Italiane, 193.000 a GLS e 37.000 ad altri operatori minori.

 

 

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni esercita un'attività di vigilanza nel settore postale sul rispetto degli obblighi cui sono tenuti i fornitori dei servizi postali.

Nell'ambito di tale settore di attività ha una particolare rilevanza la vigilanza in materia di tariffe, di parità di accesso e di servizio universale, trattandosi di temi cruciali nel processo di liberalizzazione del mercato postale avviato con le direttive comunitarie.

Per rendere efficace il monitoraggio sul rispetto degli obblighi nel settore postale, all'Autorità di regolamentazione è attribuito anche un penetrante ed esteso potere sanzionatorio. Sono infatti previste sanzioni per la violazione di obblighi derivanti dal titolo abilitativo rilasciato ai soggetti che operano nel mercato (obblighi relativi al servizio universale, alla licenza individuale, all'autorizzazione generale), per la mancata comunicazione, nei termini e con le modalità prescritte, dei documenti, dei dati e delle notizie richieste dall'Autorità e per la non ottemperanza agli ordini e alle diffide impartite. In caso di gravi e reiterate violazioni degli obblighi inerenti alle licenze e alle autorizzazioni, l'Autorità può proporre al Ministero per lo sviluppo economico la revoca dei titoli abilitativi.

In sintesi l'attività di vigilanza dell'Autorità si svolge lungo le seguenti direttive:

  • monitoraggio, controllo e verifica sul rispetto degli standard di qualità del servizio postale universale (a. rispetto dei parametri di qualità; b. rispetto dei criteri di distribuzione dei punti di accesso del servizio universale);
  • vigilanza sull'assolvimento degli obblighi a carico del fornitore del servizio universale e su quelli derivanti da licenze e autorizzazioni;
  • attività di analisi sullo svolgimento del servizio universale affidato a Poste Italiane ai fini della verifica quinquennale sull'affidamento svolta dal Ministero dello sviluppo economico;
  • analisi e monitoraggio dei mercati postali, con particolare riferimento ai prezzi dei servizi, anche mediante l'istituzione di un apposito osservatorio;
  • vigilanza in materia tariffaria in particolare sull'obbligo di equivalence verso gli utenti business e verso gli eventuali fornitori di servizio universale;
  • monitoraggio sulle condizioni applicate in sede di negoziazione individuale da parte del fornitore del servizio universale.

Per le attività finanziarie e di bancoposta Poste Italiane è equiparata ad una banca. Le attività di bancoposta e finanziarie (disciplinate dal DPR 14 settembre 2001, n. 144) sono quindi esercitate da Poste Italiane nel rispetto delle disposizioni testo unico bancario e del testo unico della finanza che regolano l'esercizio delle stesse attività da parte di banche, SIM e altri intermediari vigilati.

I poteri di controllo e di vigilanza su Poste Italiane per l'attività finanziaria e di bancoposta  sono quindi esercitati dalle autorità competenti per il settore bancario.

I servizi bancari e finanziari svolti da Poste Italiane non rientrano pertanto nelle competenze in materia di regolazione e vigilanza sul settore dei servizi postali, delineate dall'art. 2, commi 4 e 5 del d. lgs. n. 261/1999 (in attuazione della Direttiva 97/67/CE concernente regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio) e attribuite a questa Autorità ai sensi dell'art. 21 del decreto legge n. 201/2011.

Complessivamente nel 2015 sono state irrogate sanzioni per un importo pari a circa 800.000 euro, di cui circa 300.000 euro a Poste Italiane.

Nel 2016 e inizio 2017, sono state irrogate sanzioni nel mercato dei servizi postali per un importo pari a circa 940.000 euro, di cui 710.000 euro a Poste Italiane, 193.000 a GLS e 37.000 ad altri operatori minori.